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Orazio Colonna, 5 Stelle: il problema è la trasparenza

A margine dell'ultimo consiglio comunale abbiamo intervistato il consigliere Orazio Colonna del Movimento 5 Stelle per raccogliere le sue impressioni rispetto all'andamento del consiglio stesso e più in generale le sue valutazioni sull'attività amministrativa.

Consigliere Colonna durante la seduta di aggiornamento del Consiglio Comunale ha rimarcato la lunga attesa in merito alle richieste di accesso agli atti avanzate dal suo movimento. Che tipo di documentazione vorreste visionare?
Per una amministrazione che dai palchi ha sempre proposto di voler dare un taglio con il passato, devo dire che è riuscita pienamente nel suo obiettivo. Infatti, come tutta la maggioranza presente all’ultimo consiglio comunale ha dichiarato, non si è mai dovuto ricorrere all’ausilio delle forze dell’ordine per poter avere accesso agli atti. Mai prima d’ora era accaduto una cosa simile, ma se deve servire a poter svolgere il proprio mandato elettorale, ne prendo atto e mi adeguo.
Diverse nostre richieste giacciono in chissà quale cassetto, dimenticate da diversi mesi. I tanti solleciti sono stati anche indirizzati al segretario comunale e all’assessore con delega alla trasparenza, ma le risposte non sono mai arrivate. Un esempio su tutti la convenzione con cui avvenne l’affidamento del Palazzetto dello sport adiacente allo stadio comunale. Leggendo gli atti abbiamo formulato la richiesta di integrazione dei documenti menzionati nella convenzione. Il primo sollecito lo abbiamo protocollato il 7 gennaio scorso ed una richiesta per i medesimi atti è stata presentata lo scorso 7 marzo. Non avendo ad oggi ricevuto risposte, il passo successivo sarà quello di una richiesta di giudizio in materia di accesso ad atti amministrativi. Intanto, lo scorso 6 febbraio 2015, tramite delibera di giunta n. 10, è stato dato atto d’indirizzo a chiudere bonariamente le controversie tra S.S.D. Pallamano Noci SRL e Comune stabilendo un risarcimento di 33.000 euro da parte dell’amministrazione comunale. I cittadini si chiedono se ciò si poteva evitare, sicuramente parte delle risposte si potrebbero avere qualora si ricevessero gli atti richiesti. Questo è solo uno degli esempi che possiamo evidenziare in merito.

Come valuta l'assenza dall'aula della minoranza?
Le ragioni dell’assenza da parte della minoranza, motivate anche in parte dall’atteggiamento che rende impossibile svolgere il mandato per cui i cittadini ci hanno scelto, mi trovano completamente d’accordo. Quando sono stato informato della decisione che stava maturando ho dovuto scegliere tra la partecipazione alla discussione e successiva delibera del Regolamento sull’uso degli agro farmaci, promossa e fortemente voluta dal Movimento che rappresento ed il disertare. Ha prevalso la necessità di presenziare ai lavori di consiglio, manifestando la nostra chiara posizione sul regolamento “Dehors” che ci ha portato a votare contro e abbandonare l’aula contrariato da quanto successo durante la discussione. La maggioranza quando iscrive i propri punti all’ordine del giorno è inamovibile sulle sue posizioni e non rispettosa delle proposte che la minoranza, ed il Movimento in particolare, non ha mai fatto mancare in consiglio.

In merito al regolamento per l’arredo urbano, il cosiddetto “Dehors”, cosa c'è che non va?
Il regolamento si occupa della possibilità di installare manufatti e strutture amovibili quali ombrelloni, tavolini sedie su suolo pubblico (dehors) al fine di ampliare le attività di somministrazione. Questa opportunità, però, a nostro avviso, non sarà data a tutte le attività commerciali interessate (bar – paninoteche – pizzerie – ristoranti – gelaterie etc). Fino allo scorso anno, infatti, le attività che ne facevano richiesta ricevevano l’autorizzazione necessaria e molte di queste hanno effettuato investimenti ammortizzabili in un arco temporale di qualche anno. I divieti posti dal regolamento (art. 4) e la discrezionalità lasciata alla giunta, che potrà individuare strade a “ridotto” volume di traffico veicolare in modo da renderle idonee all’installazione dei dehors, crea situazioni discriminatorie. In un momento di crisi qual è quello attuale, da una parte si deroga nel centro storico al rispetto delle altezze minime per i locali in cui si intende avviare un’attività commerciale e dall’altra si penalizzano gravemente alcune attività presenti sul territorio.
Al termine della discussione, dopo aver presentato queste motivazioni al consiglio e non avendo ricevuto considerazione alcuna riguardo alle proposte presentate, come spesso accade, si è proceduto al voto che mi ha visto votare contro l’approvazione del regolamento.

Il suo movimento ha presentato in consiglio comunale la proposta di regolamento relativo all’uso degli agro farmaci, ottenendone l’approvazione all’unanimità. Il comune di Noci è il primo in Puglia ad averlo adottato, non sempre le vostre proposte non vengono considerate?
Lo scorso 1 aprile è stato portato a termine un iter che ci ha visto impegnati dai primi mesi del 2014 con una raccolta firme a cui hanno aderito 700 cittadini e dopo un convegno tenutosi a giugno dello stesso anno, è stata presentata una proposta di regolamento sull’uso degli agro farmaci su territorio comunale. La distribuzione di prodotti spesso nocivi, effettuata da persone inesperte, mette a grave rischio l’incolumità pubblica, con grosse ripercussioni sulla salute. Il regolamento definitivo è stato sottoposto alle associazioni di categoria che hanno contribuito in parte alla stesura dei contenuti, fino a giungere all’approvazione in consiglio comunale. All’atto della discussione in consiglio pensavamo di essere il secondo comune in Puglia dopo Cisternino, invece siamo stati informati che l’iter nel comune brindisino si è interrotto, perciò con grande orgoglio possiamo dire che una proposta del Movimento 5 Stelle locale ci ha dotato di un regolamento unico in Puglia, che tanti altri comuni ci stanno già richiedendo. L’auspicio ora è che parta quanto prima una serie di campagne di sensibilizzazione che possa guidare i cittadini in un corretto uso di questi prodotti.

Riguardo l'ultimo punto all'o.d.g., la campagna di sensibilizzazione Senzatomica, lei ha deciso di allontanarsi dall’aula, non la condivide?
Subito dopo l’approvazione dei dehors, molto contrariato per l’ennesima posizione di chiusura al dialogo assunta dalla maggioranza, ho ritenuto di abbandonare l’aula. Intanto, il numero risicato di consiglieri di maggioranza presenti in aula aveva perso un ulteriore componente nella persona di Lucia Parchitelli., impedendo di fatto l'acquisizione del numero legale . Se la maggioranza avesse avuto a cuore tutti i punti iscritti all’ODG avrebbe potuto presentarsi compatta al consiglio, invece fin dal primo pomeriggio mancavano 3 componenti. Ci è sempre stato fatto notare che realizzare un consiglio comunale ha dei costi e ciò è sicuramente vero, magari sarebbe stato più oculato rimandare la stessa ad altra data, sapendo che questi punti erano stati già rimandati nella seduta dello scorso 27 marzo.
A proposito di numero legale, tengo a ricordare a chi ci sta leggendo che per ben due volte è stata convocata una conferenza dei capigruppo per poter discutere sul Decreto Sblocca Italia che avvelenerà ulteriormente il nostro territorio e lo trivellerà alla ricerca di petrolio rendendo ancora più inquinate le acque che utilizziamo quotidianamente per bere e cucinare. In entrambe le occasioni è venuto a mancare il numero legale a conferma di quanto questa amministrazione tenga alla salvaguardia del nostro territorio.

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